CAGLIARI E I SUOI GIOVANI: ALCUNE IDEE

Con questo articolo, scritto in collaborazione con Alessandro Di Martino, vi proponiamo alcuni spunti sulle politiche giovanili della nostra città. Allego alla fine il documento con tutte le proposte che abbiamo presentato al nostro Sindaco, Massimo Zedda.

Quello delle politiche giovanili è un tema solitamente tenuto in secondo piano, ma che in realtà è estremamente importante. 

Esso ha infatti numerose conseguenze nella società odierna sotto diversi punti di vista, dal piano sociale al piano lavorativo, per esempio. 

Io e Alessandro Di Martino abbiamo 18 e 19 anni, conosciamo bene quali sono le priorità di noi giovani a Cagliari, non solo perché la viviamo ogni giorno, ma anche perché ci confrontiamo quotidianamente con amici e colleghi sulle esigenze di noi coetanei.

Abbiamo quindi pensato di mettere nero su bianco alcune proposte mirate sulle politiche giovanili per Cagliari, che ora vi presenteremo.

Numerose sono le idee che abbiamo inserito nel documento, che alleghiamo, che vanno per macrotemi: scuola, cultura, trasporti, aree da riqualificare, periferie e lavoro.

Per quanto riguarda la scuola, luogo centrale della vita di noi giovani, abbiamo evidenziato due punti nevralgici: l’attività extrascolastica e la riqualificazione degli istituti.

La prima è sempre più necessaria nella scuola di oggi, perché ci si è ormai resi conto che le lezioni tradizionali da sole non bastano: per arricchire realmente l’offerta formativa delle nostre scuole servono più corsi extracurriculari.

Questi hanno benefici, non soltanto dal punto di vista strettamente scolastico, ma anche da quello sociale e lavorativo.

Per quanto concerne invece il tema della riqualificazione scolastica, esso è prioritario in primis per una questione di sicurezza, ma anche perché spazi accoglienti e funzionali migliorano notevolmente la vita scolastica di noi studenti.

Abbiamo individuato come altro tema quello degli asili nido che noi che noi concepiamo come scuola e non come un semplice servizio di babysitteraggio. Come tale dunque dovrebbero essere gratuiti per tutti, soprattutto per quelle giovani coppie, che non rientrano nelle agevolazioni e che sono costrette a scegliere tra la carriera e la famiglia. Noi vorremmo che tutti potessero scegliere senza compromessi. Questa proposta non è e non dev’essere uno slogan, in alcune città piccole e grandi è già realtà. 

Un altro tema importante è quello della cultura.

In tal senso abbiamo portato avanti l’idea dei centri culturali, luoghi nei quali i giovani possano accedere gratuitamente e nei quali possano incontrarsi per lavorare, studiare, creare. 

Questi spazi potrebbero accogliere numerosi eventi culturali destinati anche ai ragazzi.

Nel documento abbiamo poi trattato di sport.

Ci sono alcune aree sportive della città che potrebbero essere riqualificate, come il campo da calcetto di Via Cornalias e i campi di Piazza De Amicis, che non sono mantenuti, rendendo l’impianto completamente inaccessibile. 

Un altro tema che ci sta particolarmente a cuore è quello dei giovani che vivono nelle periferie della nostra città.

L’obiettivo è che a fine legislatura il 13enne di oggi, che avrà 18 anni, voglia proseguire il suo percorso scolastico o non abbia grosse difficoltà nel trovare un lavoro dignitoso, ma anche combattere l’abbandono scolastico e far sentire la presenza del comune di Cagliari e delle istituzioni in quei quartieri.

Il lavoro da fare è tanto, ma va subito attivato un piano che possa permettere alla città di raggiungere gli obiettivi sopracitati.

Molto spesso le amministrazioni faticano a lavorare a progetti a lungo termine perché impegnate in urgenze specifiche della città: per esempio, negli ultimi due mesi al centro del dibattito cittadino sono state la pulizia delle strade e il nuovo bando per la raccolta dei rifiuti.

La capacità di un’amministrazione sta però anche nel ritagliarsi spazi e tempi per affrontare queste tematiche, e quella dei giovani e delle periferie è una priorità.

Infine, dopo aver accompagnato i ragazzi lungo tutto il percorso scolastico, li attenderà il mondo del lavoro. anche in questo caso il comune  qualcosa la può fare: la percentuale dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano) sta aumentando sempre di più, specialmente al Sud.

A noi piacerebbe che il comune scommettesse sulle giovani generazioni che fanno impresa, tramite sgravi fiscali, incentivi, ma anche spazi di co-working, cioè luoghi di lavoro offerti dall’amministrazione. Questo eviterebbe loro di pagare cari affitti per un ufficio, che agli inizi potrebbe rappresentare una spesa gravosa.

Con questo documento il nostro obiettivo è duplice: da una parte vorremmo dare spunti all’amministrazione comunale sulle politiche giovanili, in tal senso abbiamo avuto un incontro con il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, al quale abbiamo presentato le proposte. Ci teniamo a ringraziarlo ancora per la disponibilità avuta nei nostri confronti e per come si è interessato agli argomenti trattati; dall’altra è quello di allargare questo documento a più giovani possibili per renderlo un manifesto vero e proprio.

Siamo consapevoli che alcune proposte richiedono tempo e investimenti da parte dell’amministrazione, ma riteniamo che sia necessario agire il prima possibile su queste tematiche, per il bene di noi giovani e della nostra comunità.

Chiunque volesse darci una mano o avesse delle proposte non esiti a contattarci.

Vi consiglio inoltre di fare un salto sul blog di Alessandro Di Martino, con cui ho scritto questo articolo: ritengo che con il suo lavoro offra diversi spunti di riflessione interessanti. Per leggerlo clicca qui.

Allego qui sotto il documento.

Andrea Olla

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