MASSIMO ZEDDA NUOVO SINDACO DI CAGLIARI, COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?

Manca solo il timbro della corte d’appello del tribunale di Cagliari è poi sarà ufficiale: Massimo Zedda è il nuovo sindaco di Cagliari.

Le elezioni appena concluse sono state un plebiscito per il sindaco del campo largo: 60% di voti con circa 43.000 preferenze che, come lui stesso ha ricordato nel suo primo intervento da primo cittadino, sono numeri vicini ai voti ottenuti alla sua prima elezione, nel 2011, nonostante il calo significativo di elettori.

Ora la domanda è: cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi cinque anni da Massimo Zedda?

La sua figura sarà preponderante sia sul piano politico che sul piano amministrativo.

Zedda è un sindaco con i numeri dalla sua parte: può vantare di aver preso più voti delle liste che lo sostengono e soprattutto l’ottimo risultato del suo partito, quello dei Progressisti, seconda forza politica in città.

Sul piano amministrativo, Massimo Zedda punterà innanzitutto a ciò che è mancato in questi cinque anni, cioè ad una buona ordinaria amministrazione; ci dobbiamo aspettare quindi un immediato ritorno di Monumenti Aperti e dimenticarci inciampi, come, per esempio, quello delle mancate tribune per la festa di Sant’Efisio.

Sul piano progettuale punterà alla riqualificazione e al corretto mantenimento di molte aree della città, ad un miglioramento di Pirri, e credo darà attenzione ad anziani e persone con disabilità.

Inoltre, la costante del suo programma e della sua campagna elettorale è stata quella del coinvolgimento dei cittadini. 

Coinvolgerà dunque i cittadini nei processi decisionali? Speriamo, Cagliari ne ha un gran bisogno.

Parliamo poi di politiche giovanili; cosa farà Zedda per noi giovani?

Diverse volte ho avuto modo di parlare con lui di giovani e periferie, della mancanza di spazi per studiare, e della necessità di realizzare nuovi spazi culturali.


Sulle politiche giovanili si deve lavorare per piccoli step. 

Step numero 1: come dal suo programma, le priorità sono quelle di dare il via alla consulta giovanile e migliorare il trasporto pubblico notturno. Per fare questo bastano pochi fondi PNRR ed una firma.

Step numero 2: finanziare eventi musicali e culturali per noi giovani. Si è da poco concluso il festival di Ateneika, che ha avuto un enorme successo. Perchè farlo solo una volta l’anno?

Step numero 3: affrontare una volta per tutte il problema dei giovani nelle periferie, le cui difficoltà economiche si riversano quasi sempre sul piano scolastico. 

Il Sindaco conosce i problemi di noi giovani cagliaritani, ora lui ha il potere di cambiare le cose.

Sulle politiche giovanili non sarà certamente solo; in consiglio comunale ci sono infatti diverse figure che hanno trattato questo tema in campagna elettorale: Alessio Alias, Progressisti, che si è occupato soprattutto di eventi culturali, ma anche Davide Carta e Marta Mereu, PD, che si sono concentrati soprattutto sul tema delle periferie.

Dispiace, per soli 5 voti, la mancata elezione di Chiara Cocco, ventitreenne dei Progressisti: sono certo che avrebbe dato nuova linfa al consiglio comunale. 

Per chiudere, Massimo Zedda ha davanti a sé 5 anni, forse 10, di governo della città, e ha tutte le carte in regola per migliorarla. 

Ce la farà? 

Andrea Olla

Lascia un commento