SINDACO DI CAGLIARI, CHI SARA’ IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA?

Nel centrodestra è lotta interna per il candidato sindaco, tra riequilibri interni e la pessima eredità lasciata dal sindaco uscente Paolo Truzzu.

Anche nel centrodestra le segreterie dei partiti sono al lavoro per individuare il loro candidato sindaco.

C’è da dire che non c’è la fila per la candidatura, specie tra i big della politica sarda, a causa dell’elevata probabilità di essere sconfitti, visto il pessimo risultato che Paolo Truzzu ha avuto nella sua città.

Nella scelta del candidato peseranno tantissimo gli equilibri interni alla coalizione, specie dopo la dibattuta scelta dello stesso Truzzu come candidato alla presidenza della regione che ha portato non pochi mal di pancia nella Lega, che ora considera suo legittimo diritto individuare il candidato sindaco.

Sopraggiungono però due problemi per il carroccio sardo.

Il primo è l’esiguo risultato avuto alle urne del 25 Febbraio. La Lega si è infatti attestata ad un misero 3,7%  che non gli permette di fare la voce grossa.

Il secondo problema è la mancanza di un candidato credibile da proporre agli alleati. Il loro unico eletto in consiglio regionale è l’assessore uscente Alessandro Sorgia, non proprio leghista doc, che non ha intenzione di candidarsi. 

La Lega non ha infatti sue figure potenzialmente vincenti alle urne del 9 Giugno. Guardando infatti tra i candidati a consiglieri regionali, ad aver preso un buon numero di voti sono solo Sorgia, appunto, ed Andrea Piras, che però a Cagliari non ha riscosso un grande successo (ha preso solo 263 voti). 

Le cose cambierebbero se la Lega facesse un patto a due con il Partito Sardo d’Azione, anch’esso in piena crisi ed in mezzo ad una lotta interna, con l’assessore dei trasporti uscente Antonio Moro che scalpita per spodestare dalla poltrona di segretario del partito il Presidente della Regione uscente Christian Solinas, in mezzo a diversi guai giudiziari.

A quel punto il nome più probabile sarebbe quello di Gianni Chessa, fresco di rielezione in consiglio proprio con il partito sardo, che rimane però ancora vago (e cauto) sulla sua possibile ricandidatura. 

Bisogna anche tenere conto che gli equilibri politici al’interno del centrodestra stanno cambiando a livello nazionale e sono già cambiati a livello regionale. Forza Italia potrebbe infatti far valere il suo buon 6,32%, preso alle regionali, che quasi doppia il risultato della Lega. 

I forzisti hanno però il problema opposto dei loro alleati leghisti: ci sono diverse personalità pronte ad una candidatura. 

Da una parte c’è infatti Edoardo Tocco, attuale Presidente del Consiglio comunale di Cagliari, che aspira ad una candidatura come ”premio alla carriera”, anche forte delle oltre 1800 preferenze ottenute in città il 25 Febbraio, che però non gli sono bastate per entrare in consiglio regionale. 

A contrapporsi a Tocco è Alessandra Zedda. 

Il suo è stato da tempo il nome dato quasi per certo dai giornali come candidata del centrodestra, ma va considerato che la Zedda è in piena rotta con il suo partito. 

Tutti ricordiamo le sue minacce di correre da sola alle regionali, che avevano creato scalpore e confusione in un centrodestra già alle prese con il confronto tra Lega e Fratelli d’Italia sul candidato presidente; la sua candidatura era tuttavia rientrata qualche giorno dopo.

A differenza del centrosinistra, l’indecisione dei partiti di centrodestra non è solo di facciata. 

È complesso quindi fare previsioni sul candidato sindaco della coalizione, specie perché potrebbero venire fuori altre personalità anche da Roma, penso ad esempio al deputato forzista Pietro Pittalis.

L’unica cosa sicura è che queste elezioni comunali sono un’occasione per il centrodestra sardo di rifarsi dalla tornata elettorale infelice delle regionali, e sono certo faranno tutto il possibile per vincere.

Per ora però regna confusione ed incertezza, non possiamo quindi fare altro che aspettare. 

Andrea Olla

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